Con il torneo Sihf di sabato scorso a Samedan si è conclusa la stagione agonistica degli U13 dell’Hockey Club Poschiavo. Scesi in campo per la prima volta sotto l’effige di Hockey Grischun Sud Poschiavo, i nostri giovani atleti sono stati i primi ad iniziare la stagione agonistica e quasi gli ultimi – ormai rimane solo una partita della prima squadra – a concluderla.

Come da tradizione l’inizio di campionato è stato complicato per i soliti motivi legati all’impossibilità di allenare sul ghiacco e che, pertanto, ci vedono in grande ritardo rispetto agli avversari. Densa di soddisfazioni, per contro, la seconda parte del campionato che ci ha visti protagonisti con una serie di ben cinque gagliarde vittorie in altrettante partite.

Interpreti assoluti di questa splendida cavalcata, durata quasi cinque mesi, sono stati inostri giovani discatori valposchiavini delle annate 2011 e 2012, che citiamo in ordine di ruolo.

Zoe «the wall» Crameri: la nostra Zoe ha dimostrato di aver fatto grandi progressi negli ultimi anni, diventando a tutti gli effetti un estremo difensore per lo più affidabile. Peccato per alcuni cali di concentrazione che gli hanno rovinato prestazioni che altrimenti non avremmo avuto difficoltà a definire impeccabili.

Fyn «la molla» Balzarolo: l’impegno, la perseveranza, la grinta e il talento di Fyn – unico 2013 che ha giocato abbastanza regolarmente con gli U13 – lo rendono una sicurezza in porta. Per lui una stagione già da protagonista in una categoria che non è, ancora, la sua.

Gabriele «saracinesca» Tripoli: dopo due anni di pausa e un inizio di stagione claudicante, Gabriele ha sfruttato le possibilità avute per mettersi in mostra. C’è tanto da lavorare, ma il senso innato della posizione gli ha permesso di difendere la nostra porta con grande efficienza.

Gilles «soldato» Bontadelli: la sua è stata una stagione a due facce. Il cambio di categorie e di gioco – da campo piccolo a quello lungo – lo ha messo un po’ in difficoltà. Una volta che ha trovato le misure è divenuto un difensore irrinunciabile, sempre al posto giusto nel momento giusto e ligio alle indicazioni dettate dai mister.

Loris «la diga» Marchesi: ha iniziato la stagione da attaccante, ma subito ha trovato la sua reale dimensione in difesa. È divenuto un punto di riferimento e raramente ha fallito i suoi compiti difensivi. Può ancora migliorare in fase di attacco, ma è solo questione di tempo.

Kevin «anticipo» Platz: pure lui si credeva attaccante ma si è scoperto difensore. Un po’ macchinoso nei movimenti sfrutta al meglio il suo talento negli anticipi. Difficile che il disco gli passi altre e chiude bene sulla blu. Deve ancora migliorare nell’impostare l’azione e nel tiro.

James «the boss» Plozza: da metà campionato in avanti è stato il nostro capitano, e che capitano! La sua è stata una grandissima stagione; ha preso in mano la difesa e l’ha resa sempre più ermetica. Ottime anche le sue doti da leader nel guidare la squadra nei momenti difficili.

Siro «la belva» Tuena: è un giocatore molto duttile che può essere utilizzato sia come difensore, sia come attaccante con risultati quasi sempre ottimi. La gestione della rabbia e i troppi impegni che gli rendano impossibile allenarsi con costanza gli hanno precluso una stagione che avrebbe potuta essere straordinaria.

Simone «bomber» Monigatti: ha giocato tutta la stagione come centro, ma il suo ruolo è quello dell’ala; e che ala. Dopo alcune difficoltà a inizio stagione è riuscito ad affinare il suo senso innato per il goal e lo ha sfruttato al meglio. I dischi che ha insaccato non si contano. Un po’ carente nella fase difensiva, ma molto disponibile nel fornire assist.

Mattia «el grinta» Isepponi: lui, per contro, è un vero centro, di quelli che non si stancano mai e sanno fare sia la fase difensiva, sia quella offensiva. Non molla mai e se migliora nello sfruttare al meglio la sua visione di gioco può diventare irresistibile e trascinante.

Emma «scaltra» Godenzi: Emma è uno di quelle giocatrici che non perde mai di vista l’obiettivo. È sempre puntuale nelle sue giocate e dimostra non di avere paura d’imporsi in un mondo altrimenti molto maschile. Manca ancora di un po’ di convinzione, il che non le ha però precluso la gioia della rete.

John «cecchino» Bottoni: quasi ogni suo tiro è una sentenza (se centra la porta). In fase di attacco ha dimostrato tutte le sue potenzialità, mentre, particolarmente nella prima metà del campionato, ha fatica in quella difensiva. Una volta compresi i meccanismi del suo ruolo si è dimostrato costantemente uno dei migliori in campo.

Aaron «I’m back» Braun: rientrato nei ranghi dell’HCP dopo alcuni anni di pausa, Aaron ha pagato la necessità di mettersi in pari con il pattinaggio. Con una grinta e una costanza esemplari ha recuperato parte del gap e più di una volta ha avuto l’occasione di mostrare sul ghiaccio il suo potenziale.

Giovanni «urlo» Misani: È passato dal ruolo di portiere a quello di attaccante con risultati da considerarsi tutt’altro che banali. Ha sfiorato la rete in più di un’occasione e infine l’ha pure trovata. Deve ancora scoprire il suo posto in campo e imparare che, di tanto in tanto, il silenzio è d’oro.

Elia «scheggia» Pagnoncini: ottimo pattinaggio, ottimo controllo del disco e buon tiro. Malgrado ciò Elia non esprime tutto il suo grande potenziale per una questione di testa. Una volta che riuscirà a comprendere i meccanismi della squadra ne potrà essere il trascinatore.

Noah «grillo» Plozza: ha faticato a trovare la sua vera dimensione in questa squadra. Dotato di un buon pattinaggio, a volte si perde alla ricerca di quel slap shot che non riesce mai come vorrebbe. Quando è concentrato e focalizzato dimostra grandi potenzialità.

Davide «rapido» Raselli: Dadda soffre in questa categoria la sua statura minuta. La grinta che ci mette è esemplare e gli ha regalato, più di una volta, grandi soddisfazioni. Sotto porta ha la freddezza necessaria per diventare un bomber.

A questi giocatori si sono aggiunti, per qualche partita, anche i due portieri engadinesi Lorin Cortesi e Armon Matter, che si sono dimostrati molto preziosi e ci hanno regalato belle soddisfazioni. Un grazie anche agli U11 Lias Tosio, Elia Vanotti, Raffaele Isepponi e Daniele Marchesi, che ci hanno rafforzati per una partita.

Una lunga stagione, quella degli U13, che è stata possibile solo grazie a tutti i genitori che si sono prestati quali funzionari, che ci hanno viziati con i loro dolci e che ci hanno accompagnati in alcune trasferte. Un grazie indistinto a tutti loro è oltremodo doveroso, come lo è nei confronti di tutti coloro che ci hanno arbitrato, hanno gestito il tempo e il microfono. Un ringraziamento speciale va pure agli autisti della Balzarolo SA che ci hanno sopportato e supportato, al capoghiaccio che ci ha viziati e sgridati, oltre che, ovviamente, a tutto il comitato HCP, responsabile giovanili e head coach su tutti.

Ci si vede il prossimo autunno.

Coach Toto