Torneo HC Davos- Squadre: HC Davos, EHC St. Moritz, HC Prättigau e HC Poschiavo – Formazione HC Poschiavo: Crameri Zoe, Balzarolo Fyn, Bontadelli Gilles, Cortesi Cristian, Costa Lian, Isepponi Luca, Isepponi Raffaele, Luminati Manuel, Pagnoncini Elia, Platz Kevin, Raselli Davide, Tosio Lias, Tuena Siro, Vanotti Elia, Zanetti Riccardo – Coach: Bontadelli Samuel e Platz Antonio
Trasferta in quel di Davos, per gli Under 11 del Poschiavo, che definire complicata è un eufemismo. Si parte la mattina presto con l’intenzione di raggiungere il tempio dell’hockey svizzero con ampio anticipo. La scelta, per molti, è quella di preferire il tunnel del Vereina. Le informazioni, una volta giunti a Pontresina, parlano di un tempo di attesa a Sagliains di circa un’ora. Malgrado ciò in pochi decidono di optare per affrontare i tornanti del Giulia, lungo il quale, per altro, viene indicato un traffico intenso. Si confida in uno smaltimento della coda o, al limite, di un tempo di attesa appena necessario per mangiare un panino. Il destino vuole però altrimenti. La stima di attesa al portale sud lievita fino oltre le due ore. Quasi tutti, a questo punto, decidono di invertire il senso di marcia. Il traffico sul Giulia è veramente intenso e congestionato: la velocità di percorrenza supera di poco i trenta km/h, malgrado il fondo stradale non sia di difficile praticabilità.
Una miscela di fattori, quella elencata che impedisce a buona parte della compagine valposchiavina di raggiungere in tempo Davos per l’inizio del torneo. Dopo minimo quattro ore di viaggio l’HCP può schierare in campo solo sei giocatori, che contro i padroni di casa in formato corazzata poco possono. La sconfitta è di quelle sonore, ma a nostra discolpa vi è da dire che anche le altre compagini subiranno lo stesso trattamento.
A intervalli regolari nuovi giocatori si aggiungono a quelli già presenti sulla pista. Il secondo incontro ci vede quasi al completo schierati contro il St. Moritz. La partita si mette quasi subito in salita grazie a due reti degli avversari, mentre i nostri non riescono ad entrare in partita. La sconfitta è inevitabile.
Il terzo incontro ci riserva come sempre lo scontro con la squadra del Prättigau I nostri baldi giovani non riescono a trovare la giusta concentrazione e pensano più a godersi la panchina dei loro idoli – dove possono per la prima volta sedersi – che non a quanto sta accadendo sul ghiaccio. Il risultato è scontato, ma i nostri ragazzi escono felici di aver potuto godere di una sensazione forte nell’aver potuto scavalcare la balaustra come fanno quelli «veri». A volte bisogno saper guardare anche con altri occhi a quanto ci accade attorno, e i nostri ragazzi ce l’hanno ricordato.
In tutto ciò vi è da annoverare anche la sfortunata esperienza di Cristian che, dopo ore di viaggio, è riuscito ad arrivare alla pista solo per vedere i compagni uscire già docciati dagli spogliatoi. Anche questo è attaccamento ai colori giallorossi.
Il ritorno ci vede ancora dover affrontare una lunga coda prima di Savognin e sul lago di St. Moritz, ma ormai nulla ci poteva più scuotere in quella particolare trasferta.
Per gli U11, coach Toto